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maitreszoneeuro

 

 

Mentre i nostri dirigenti hanno fallito, ancora una volta, a prendere le buone decisioni per uscire dalla crisi di Europa, ci sono altre soluzioni :

Indipendenza rispetto ai mercati:

A causa della decisione di Giscard di vietare qualsiasi prestito dello stato francese alla banca di Francia, e poi dall’articolo 123 del trattato di Lisbona, gli Stati membri dell’UE non possono prendere in prestito da loro banca centrale o la Banca europea. Sono costretti di prendere in prestito sul mercato a banchieri che prestano denari a tassi di interesse usurari, poi che prima di 1973 e il trattato di Maastricht, gli Stati potevano prendere in prestito dalla loro banca centrale a tasso zero.

Pertanto, è urgente per uscire da questo sistema imposto dai tecnocrati incompetenti nell’Unione Europea. Quindi si deve eliminare quell’ articolo 123 del trattato di Lisbona e limitare il potere della creazione della moneta alle banche centrali dei paesi dell’UE e rimuovere il potere dato alle banche commerciali che creano valute artificiale basate sul credito. Dovrebbe essere separate banche da banche commerciali.

Le riforme essenziali per ridurre il deficit sociale e far crescere l’economia:

In Francia, per ridurre il deficit, si dovrebbe imporre la parità tra il privato e il pubblico in tutti i settori: orario di lavoro, salari, pensioni, bonus, ecc. È anche si dovrebbe abbassare notevolmente le spese dello stato, riducendo il suo stile di vita e abolire tutti i privilegi ai funzionari dello stato e ai membri del governo. Si deve ridurre la burocrazia e la funzione pubblica, rimuovere gli scaglioni della piramide amministrativa e politica. Dobbiamo combattere contro la corruzione e tagliare gli spreci. Si dovrebbe anchè eliminare tutti gli aiuti concessi agli immigrati non francesi,finire col statalismo e garantire che il paese sia amministrato – e non governato – dai rappresentanti più competenti nel loro settore di attività, ecc.

Per fare crescere l’economia, si deve ridurre le oneri per i salari e abbassare le tasse, liberare l’imprenditorialità affinchè sia liberata da eventuali ostacoli e fastidi burocratici. Si deve incentivarel’innovazione. Sopratutto,non si deve fare una politica di austerità che causerebbe una crisi globale, come nel 1929.

L’Unione europea non è un’utopia?

Un’Unione di paesi che non hanno gli stessi livelli economici e sociali è un’assurdità.

Almeno,l’Unione Europea avrebbe potuto provare di operare un armonizzazione sociale e fiscale dei paesi membri,ma niente non è stato fatto. Come non c’è stata nulla armonizzazione sociale neanchè fiscale dopo la liberalizzazione del commercio nell’UE, si è trovata creata una concorrenza sleale (dumping) tra i paesi meno sviluppati e quelli che hanno una protezione sociale più elevata e una fiscalità più pesante, anche nel caso di produttività aumentata.Questi fatti hanno provocato delocalizzazioni nel seno dell’UE e trasformato soci in concorrenti, in contrario allo scopo dell’UE: associazione di paesi e fine di rivalità nazionali.

Il problema del rimborso del debito degli Stati:

In aggiunta alla loro disparità sociale e fiscale, ogni paese non ha lo stesso livello di produttività e competitività ;dunque l’economia di alcuni paesi non è abbastanza sviluppata per rimbosare il loro debito e questi paesi sono completamente dipendenti dello spirito di solidarietà dei paesi più sviluppati nel seno dell’UE,soledarietà che sta lontano da essere condivisa da tutti gli Stati (Germania,Slovacchia,ecc.).

La messa in comune dei debiti è un gesto generoso verso i paesi che hanno avuto una cattiva gestione delle proprie finanze,ma,senza uscire dalla dipendenza dei mercati, l’Unione Europea si troverà in rischio di fallimento,non potendo più rimborsare il debito degli Stati indebitati neanchè rimborsare gli interessi del loro debito,neanchè i nuovi prestiti (con interessi) che l’Unione europea sarà costretta a prendere, per causa di aumento dei tassi d’interesse che le banche speculatrici richiederanno agli Stati,allora che sono stati appena salvati da questi Stati stessi!

Infine,anchè una crescita esponenziale non potrebbe più sostenere il debito degli Stati Europei.

Dunque,si deve uscire di questa Europa federalista e tecnocratica e consentire ai paesi indebitati di riprendere la loro indipendenza, in modo di tornare alla loro moneta nazionale a parità con l’euro, riscattare il loro debito dalla loro banca centrale, svalutare la loro valuta nazionale se necessario, ritrovare la loro indipendenza rispetto ai speculatori e fare le riforme strutturali, se necessario, per ciascun paese.

Un solo esempio per giustificare tali misure: l’ammontare del debito francese corrisponde agli interessi pagati, dal 1973, alle banche commerciali dallo stato francese !

Vedere la fine di questa Europea tecnocratica e centralista:

Per tutte le ragioni sociali ed economici spiegati di sopra, si deve restituire ad una Europa confederale, nella quale ogni paese troverà la sua valuta e la sua indipendenza economica.

Non si deve più avere una valuta unica ma una valuta comune, in modo da promuovere gli scambi tra i paesi dell’UE e gli altri.

Quindi, far cessare il federalismo tecnocratico europeo.

Post scriptum:

Ma se alcuni Commissari atlantisti e al soldo del Bilderberg club, non vogliono rimuovere la sezione 123 del trattato di Lisbona, che l’Unione europea rimane sotto la dominazione di alcune banche ebraiche (Goldman Sachs, Rockefeller, Lehmans e Kuh Loeb a New York, Rothschild a Parigi e Londra, Warburg di Hambourd, la Lazards a Parigi e la Seifs di Mosè di Israele di Roma) e di Stati Uniti d’America ; quindi si deve uscire dall’Europa e rifare la politica estera del generale de Gaulle.

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